Purtroppo ancora tante persone pensano che nell’educazione
del cane sia importante stabilire la
propria predominanza su di lui e che sia necessario essere il capobranco, con
metodi intimidatori e punitivi, che sottomettano il cane.
Ma ormai da parecchio si è capito che con il metodo “gentile” si possono insegnare al cane i
comportamenti graditi e modificare quelli sgraditi con la collaborazione e non
con la costrizione.
Il metodo gentile si basa sul “rinforzo positivo”.
Ad esempio quando il cane si siede, gli si dà qualcosa di gradito. I
bocconcini sono l’informazione iniziale data al cane. Il cane fa qualcosa,
scopre che quel certo comportamento è vantaggioso e gli permette di ottenere
qualcosa che gli piace e così ripete il comportamento ed è felice di ripeterlo
perché ottiene quello che vuole.
Per costruire una relazione serena con il cane è necessario
essere la sua guida, la sua base sicura. Sviluppare fiducia ed empatia è
fondamentale affinché il vostro cane sia in grado di affidarsi a voi e seguire
le vostre indicazioni.
Maja, Joy e Gea
Conoscere il
linguaggio del cane ed essere in grado di comunicare efficacemente con lui è
uno degli elementi essenziali per costruire una buona relazione e sviluppare un
rapporto di fiducia.
I cani sono animali di branco e usano un linguaggio per
comunicare tra loro, che consiste in una serie di segnali che utilizzano la
coda, le orecchie, il muso, il corpo con movimenti ed espressioni specifici.
I più importanti segnali sono i “segnali calmanti”, ereditati dai lupi ed usati dai cani per
risolvere i conflitti all’interno del branco, calmando se stessi e calmandosi a
vicenda. Vengono usati preventivamente, per evitare minacce, placare il
nervosismo e la paura. In pratica il cane usa i segnali calmanti per fare
amicizia e stare bene con se stesso, con gli altri cani e con gli umani.
Conoscere i segnali calmanti aiuta a capire molto meglio il
proprio cane, a sapere come si sente e anche ad interagire con tutti gli altri cani
e se li utilizzeremo anche noi, miglioreremo sicuramente il nostro rapporto con
loro.
Ecco alcuni di questi segnali:
Girare la testa
La rotazione della testa può essere appena accennata e può
essere un movimento veloce della testa da un lato, oppure può essere una
rotazione completa e la testa può rimanere girata per un po’. Questo segnale
viene utilizzato quando un altro cane si avvicina, magari troppo velocemente e
serve a dire all’altro di calmarsi. Infatti se ci si piega in avanti su un
cane, soprattutto se non lo si conosce, probabilmente lui girerà la testa di
lato, esprimendo disagio. Davanti ad un cane che abbaia o ringhia è bene girare
la testa di lato.
Un segnale simile al girare la testa è distogliere lo
sguardo. Se un cane viene verso di noi abbaiando o ringhiando, nell’impossibilità
di girare la testa, è bene guardare altrove.
Voltarsi
di lato o di spalle
Questo è un segnale molto forte utilizzato dai cani per
calmare la situazione, ad esempio può essere utilizzato da un cane infastidito
dalla troppa esuberanza del compagno di gioco, ad un certo punto voltandosi di
lato o dando le spalle . Può essere usato anche da un cane che si vede arrivare
incontro velocemente un altro cane, che magari gli ringhia. Se un cane mostra
aggressività nei nostri confronti è bene girarsi di lato e se ci salta addosso,
magari anche solo per gioco, ma in maniera fastidiosa, basta voltargli le
spalle e si fermerà.
Leccarsi il naso
Leccarsi il naso è un altro segnale calmante molto
utilizzato nell’approccio tra due cani. Si tratta di un movimento veloce della
lingua e nell’interazione con gli umani può essere usato dal cane quando ci si
china sopra di lui o lo si abbraccia o si usa un tono irritato per parlargli.
Immobilizzarsi
Quando un cane più grosso si avvicina troppo, annusandolo
ovunque, quello più piccolo si immobilizza e non muove più un muscolo, in
qualsiasi posizione si trovi.
Camminare e muoversi lentamente
Questo segnale ha un forte effetto calmante e viene messo in
pratica rallentando tantissimo ogni movimento. Il cane lo mette in atto, per
cercare di calmare la situazione, vedendo un altro cane che non sembra
amichevole o quando un umano urla e gesticola. Per evitare di spaventare
ulteriormente un cane già impaurito, muoversi sempre lentamente.
Abbassarsi sulle zampe anteriori
Questa specie di inchino di solito è un invito al gioco, ma
se il cane resta fermo in questa posizione si tratta di un segnale calmante per
fare amicizia, magari con un cane particolarmente nervoso o con un altro
animale più grande come ad esempio un cavallo. Imitare questo comportamento per
noi umani corrisponde a stirare le braccia verso il basso.
Sedersi
Il solo fatto di sedersi è per il cane un segnale di calma.
Il cane può utilizzarlo con un altro cane che lo mette a disagio o con l’umano
che lo chiama urlando. Se un cane è diffidente con le persone che arrivano in
casa, un’ottima strategia è quella di far sedere gli ospiti.
Sbadigliare
Situazioni stressanti come andare dal veterinario o un
litigio famigliare o abbracciare troppo stretto un cane possono metterlo a
disagio e provocare lo sbadiglio. Lo sbadiglio è un segnale calmante che
possiamo utilizzare anche noi con successo per calmare un cane quando si sente
insicuro, impaurito o stressato. Sbadigliando vistosamente potremo tranquillizzare
un cane che ha paura di noi, in quanto estranei oppure un cane che, giocando,
si è eccitato troppo.
Camminare curvando
I cani di solito non si vanno incontro dritti uno verso
l’altro, questo è considerato scortese e quindi cercano di evitarlo. Di solito
si avvicinano ad un altro cane descrivendo una curva e questo serve a far
sentire l’altro a proprio agio, a far capire che non si hanno cattive
intenzioni. Anche noi possiamo utilizzare questo segnale calmante quando
abbiamo a che fare con un cane aggressivo o pauroso, andando verso di lui
cambiando leggermente direzione per arrivare a lato del cane. Quando ci
accorgiamo che il cane è a disagio nell’incontrarci, ad esempio si lecca il
naso o gira lo sguardo altrove, basterà andare verso di lui cambiando
direzione, distogliendo lo sguardo e curvando per andargli vicino a lato.
Mettersi in mezzo
Quando due individui sono in una situazione di tensione,
siano cani o persone o cani e persone, molti cani intervengono mettendosi in
mezzo per evitare il conflitto. Molto spesso succede quando due persone ballano
o quando si esagera con le effusioni e allora ecco che il cane interviene
mettendosi in mezzo. Succede anche quando due cani sono un po’ tesi e si stanno
addosso, un altro cane interverrà per calmarli, mettendosi in mezzo. Per noi
questo è un segnale calmante facile da usare, ponendoci fisicamente in mezzo
tra il cane e ciò che lo turba e gli provoca nervosismo e disagio.
Questi e anche molti altri come schioccare le labbra, alzare
una zampa o leccarsi le facce sono i segnali calmanti più utilizzati dai cani. Esistono
anche altri segnali e alcuni sono di minaccia come fissare negli occhi,
camminare dritti verso qualcuno, sovrastare l’altro, mostrare i denti, abbaiare
e ringhiare. Sapere questo ci aiuta a capire come relazionarci meglio con i
cani, ad esempio possiamo capire meglio perché non è bene avvicinarsi ad un
cane che non si conosce andando dritto verso di lui, fissandolo negli occhi ed
abbassandosi verso di lui dall’alto, sovrastandolo!
Esercitandoci ad osservare il nostro e gli altri cani
potremo individuare sempre di più i
segnali con i quali comunicano ed imparare il loro linguaggio. Dedicando un po’
di tempo all’osservazione saremo in grado di cogliere sempre più segnali ed
impareremo anche come poterli usare noi stessi per avvicinarci sempre più alla
perfetta relazione uomo-cane. I cani hanno una straordinaria abilità nel
risolvere i conflitti e nell’aiutare gli altri a comportarsi bene. I cani sono eccezionali
in materia di comunicazione e cooperazione, abbiamo molto da imparare da loro.
I segnali calmanti sono stati studiati, alla fine degli anni
80, da Turid Rugaas, fondatrice e dirigente di un importante centro di
educazione cinofila in Norvegia.
Il suo lavoro è orientato alla ricerca e allo
sviluppo dei suoi metodi di training applicati all’educazione di base del cane,
all’attività agonistica ed all’educazione dei cani da salvataggio. Turid Rugaas
è richiestissima in tutto il mondo per corsi e conferenze sul suo metodo di educazione
e addestramento “gentile” del cane.
Uno dei suoi libri, tra i best seller del settore specifico,
è “L’intesa con il cane: I segnali
calmanti” edito da Haqihana, dal quale ho tratto questo post e che vi
consiglio di leggere per gli approfondimenti.