Febbraio e marzo sono i mesi più adatti per seminare, in semenzaio protetto, la maggior parte degli ortaggi che andremo a mettere a dimora nell'orto in primavera. In questo periodo si seminano pomodori, melanzane, peperoni, cetrioli, zucchine, zucche, ravanelli, basilico, fragole e meloni. E' ovviamente preferibile utilizzare sementi biologiche, come quelle della Arcoiris e successivamente tenere i semi delle proprie piante da riseminare di anno in anno.
Per fare il nostro semenzaio possiamo riciclare contenitori dello yogurth, contenitori delle uova, vaschette di frutta e verdura, bicchieri di plastica, qualsiasi contenitore può diventare un semenzaio, purchè non sia troppo profondo ed abbia il fondo forato per la fuoriuscita dell'acqua in eccesso.
Anche chi non ha un orto vero e proprio può crearne uno sul balcone, con ottimi risultati. Autoprodurre il proprio cibo, partendo dal seme e seguendo le varie fasi di crescita delle piante è una delle cose più soddisfacenti che ci sia ed è alla portata di tutti.....anche solo una piantina di pomodori nel vaso in balcone darà grandi soddisfazioni!
Chi invece ha la fortuna di avere un pezzetto di terra, può pensare di allestire un orto, magari un orto sinergico. Io coltivo il mio orto già da qualche anno, ma quest'anno ho deciso di trasformarlo in un orto sinergico. E' un po' che studio la teoria ed ora voglio passare alla pratica, proprio ieri ho creato il mio primo "bancale"!
Un orto sinergico è un orto che non necessita nè di zappature, nè di concimi e fertilizzanti, perchè si basa sul principio della sinergia, ossia l'interazione di tutti gli elementi di un sistema per l'ottenimento di un risultato.
Nell'orto sinergico si tende a riproporre un sistema naturale, con il minimo intervento da parte dell'uomo, nel quale ogni parte collabora e nulla va sprecato. Tutto lavora in sinergia, le varie specie di piante, i microrganismi del terreno, i lombrichi e le foglie morte che creano nuovo humus, proprio come avviene in un bosco.
Indispensabili sono però una buona progettualità iniziale e una buona preparazione dell'area da coltivare, lavoro che sarà poi ben ripagato dall'assenza di interventi successivi.
L'agricoltura sinergica è stata elaborata da Emilia Hazelip, è l'evoluzione dei principi della permacultura e quelli dell'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka e nasce dall'osservazione dei processi naturali e dalla consapevolezza che il suolo è perfettamente in grado di rigenerarsi da solo.
I principi fondamentali dell'agricoltura sinergica sono quattro.
Il primo principio è quello di non lavorare la terra. Il terreno, in natura, è ricchissimo di organismi che lo lavorano costantemente e, con arature e zappature, andremmo a disturbare l'attività di lombrichi, batteri ed altri microrganismi.
Il secondo principio è quello di non compattare il suolo. Il terreno coltivato in un orto sinergico non va mai calpestato perchè altrimenti si andrebbe a modificare la giusta areazione di cui necessitano i microrganismi in azione nel terreno. E' per questo che la parte coltivata è costituita da bancali di terra alti circa 30 cm, separati dai passaggi dove si cammina.
Il terzo principio è quello di non concimare. La fertilizzazione del terreno avviene come in natura, attraverso la decomposizione delle parti morte delle piante, delle radici e delle foglie cadute, oltre che della pacciamatura secca, fatta con la paglia, che crea una continua fertilizzazione. I bancali non sono mai lasciati con la terra nuda, ma sono sempre ricoperti di pacciamatura che serve, tra l'altro, anche a mantenere la giusta umidità del terreno e a salvaguardarlo dal dilavamento delle piogge.
Il quarto principio è quello di piantare in ogni bancale almeno tre specie differenti di piante, in modo da sfruttarne la sinergia. In uno stesso bancale si possono piantare, ad esempio, una leguminosa come il fagiolo, che fissa l'azoto nel suolo, una liliacea, come aglio o cipolla, che ha azione antibatterica, e una di un'altra famiglia come le solanacee (pomodori, peperoni, ecc) o come le crucifere (cavoli, ravanelli, ecc) o le cucurbitacee (zucche, zucchine, cetrioli, ecc). In ogni bancale vanno anche inserite erbe aromatiche, come salvia, rosmarino e timo e fiori, come calendula, tagete e nasturzio che svolgono anche funzione antiparassitaria.
Caratteristica molto importante di un orto sinergico è l'irrigazione a goccia, tramite tubi forati posizionati sui bancali, che permette di risparmiare acqua e di distribuirla in profondità, evitando di bagnare la parte aerea delle piante, riducendo così il rischio di malattie fungine.
I tutori per le piante che ne necessitano, come pomodori, zucche e piselli, sono strutture permanenti installate sui bancali appena preparati, prima di iniziare la prima coltivazione.
Nell'orto sinergico, basandosi appunto sulla sinergia, è essenziale consociare correttamente le piante ed evitare di accostare piante della stessa famiglia come ad esempio pomodori e melanzane o zucchine e cetrioli. Non tutte le piante si influenzano positivamente ed è dunque preferibile consociarle correttamente, consultando, se non si ha esperienza, apposite tabelle di consociazione degli ortaggi. Ad esempio il basilico piantato sotto le piante di pomodoro, esalta il sapore dei frutti, il pomodoro tiene lontano il parassita dei cavoli e l'aglio tiene lontano quello della carota. Zucca e spinaci si influenzano positivamente, così anche melanzane e fagioli, mentre si influenzano negativamente aglio e cipolla, cipolla e fagioli, menta e camomilla, prezzemolo e patata.
Un orto sinergico, oltre che essere naturale e produttivo, senza richiedere troppa fatica da parte nostra, è anche un orto bello da vedere, con ortaggi di ogni tipo misti a fiori colorati ed erbe aromatiche.
Ecco qualche foto (tratta dal web) di come si presenta un orto sinergico:
Come vi ho detto sto preparando per la prima volta il mio orto sinergico e, per farlo, sto seguendo un manuale molto utile, con tanti consigli pratici su come preparare i bancali, come installare l'impianto a goccia, come pacciamare. Si tratta di L'orto sinergico - guida per ortolani in erba alla riscoperta della terra.
Contiene anche tante utili tabelle per le consociazioni, le rotazioni, le distanze tra le piante, le tipologie di piante in base alle famiglie e anche in base alla profondità delle radici e al consumo di azoto.
Se anche voi volete sperimentare un orto sinergico o semplicemente saperne qualcosa in più, vi consiglio di leggerlo!
A presto....per gli aggiornamenti sul mio nuovo orto sinergico! Se decidete anche voi di dedicarvi all'allestimento di un orto sinergico, fatemi sapere come procede :-)
Con questo post partecipo al Linky Party di Alex