venerdì 28 marzo 2014

Torta di farro con pere e cioccolato

Uno degli abbinamenti di sapori che trovo irresistibili è quello del cioccolato con le pere, secondo me questi due sapori si esaltano a vicenda. Quindi una delle mie torte preferite è proprio questa....con cioccolato e pere, semplicissima da fare, anche nella versione vegan.
In questa mia versione c'è anche lo zenzero che secondo me, nella giusta dose, esalta ancor più i sapori ..... se volete provarla ecco la ricetta!


Ingredienti:

  • 300 gr. farina di farro integrale
  • 150 gr. di zucchero di canna integrale
  •  15 gr. di cacao amaro
  • 1 bustina di lievito cremor tartaro
  • 350 ml. di latte di riso
  • 100 ml. di olio di mais o girasole
  • 50 gr. di cioccolato fondente
  • 2 pere
  • un pezzetto di zenzero fresco 

Amalgamare in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, la farina, lo zucchero, il cacao e il lievito. Mescolare bene.
In una caraffa graduata mescolare il latte di riso con l'olio.
Sbucciare le pere, togliere il torsolo, tagliarle a pezzetti e mettere da parte. 
Con un coltello ridurre il cioccolato in scaglie non troppo piccole e mettere da parte.
Grattugiare lo zenzero con una grattugia per aglio e mettere da parte (per chi non conoscesse questo tipo di grattugia, è questa nella foto). 


Accendere il forno a 180° e, mentre si scalda, versare gli ingredienti liquidi nella ciotola con gli ingredienti secchi ed amalgamare accuratamente con un cucchiaio di legno.
Versare quindi nell'impasto anche lo zenzero grattugiato, il cioccolato in scaglie e le pere a pezzetti. 


Amalgamare il tutto e versarlo in una tortiera di silicone oppure una tradizionale, unta ed infarinata.

Infornare in forno già caldo e cuocere per 40 minuti circa (fare la prova stecchino).



Quando si sarà raffreddata potrete spolverizzare la superficie della torta con zucchero a velo (zucchero di canna tritato con amido di mais).

Godetevela!

con questo post partecipo alla raccolta di ricette "Integralmente in primavera" del Blog della Daria


 

sabato 22 marzo 2014

La primavera è arrivata ed ha portato il vincitore del giveaway!



E finalmente è arrivata, ieri è stato il primo giorno di primavera, anche se ho letto che quest'anno la primavera in realtà è iniziata un giorno prima, perchè l'equinozio di primavera è iniziato il 20 marzo alle ore 17.57 italiane. 
Comunque giorno più, giorno meno, questa è la stagione dell'anno che preferisco, tutto rinasce e ovunque si vedono nuovi germogli e splendide fioriture, in un'esplosione di colori. Le giornate sono più lunghe ed invitano a stare all'aria aperta, a coltivare i nostri orti, i nostri giardini, a fare passeggiate nella natura raccogliendo erbe selvatiche o semplicemente a scaldarci con il primo tiepido sole.

Ieri è stato anche il giorno dell'estrazione del mio primo giveaway, per festeggiare appunto la primavera! 



Voglio quindi ringraziare tutte voi che avete partecipato, è stata anche una bella occasione per conoscere tante bravissime blogger!

Le partecipanti al giveaway sono:
  1. Simona di Cappellana matta
  2. Koko di Ordinata Mente
  3. Daniela di Decoriciclo
  4. Ivy di Le Creazioni di Ivy
  5. Chiara Fibbi di Doctor Makeup
  6. Clara di Bio Bio e ancora Bio
  7. Paola di Ho fatto il composto
  8. Jessica di Vegan Chef
  9. Valentina di Sweety Reviews
  10. Sabrina di Sciccoserie
  11. Cristiana di A Gentle Touch
  12. Trillina Palemi
  13. Francesca
  14. Florinda
  15. Anna di Gocce di Agata
  16. Sabry di Orecchini e gioielli
  17. Sharon di The Fairy Circle
  18. Annagemma di Matite e Pennelli
  19. Anna di NonnAnna
  20. Giovanna di Le riciclose
  21. Lara di La Casetta sull'Albero
  22. Erica di Semplicemente Oggi
  23. Annamaria di Cuori e Perline
  24. Iole di Iolecal
  25. Denise di Lumaca Matta
  26. Stefania di Juicy Stones
  27. Sabrina di Carta e Cuci
  28. Silvia di Pensieri Chic
  29. Deborah 
  30. Valentina
  31. Norma di Voglio il Mondo a Colori
  32. Lucia di La Casina Verde
  33. Maria Laura di Cognitio Melphicta
  34. Vivi di Adesso si Risparmia
  35. Serena
  36. Nunù di Nunù Maison
  37. Simona di Con le Mani in Pasta di Mais
  38. Elena di Nena Creazioni Handmade
  39. Kicca di Tanta voglia di te.....alla pesca!
  40. Eli e Patri di Le chicche di Eli e Patri
  41. Stefania di Creazioni e Passioni
  42. Francesca e Alessia di Frafra & Aleale


Essendo la mia prima volta non sapevo bene come fare l'estrazione e, guardando in giro, ho visto che il metodo più utilizzato è quello con random.com, così ho deciso di adottare anch'io questo sistema. Purtroppo però sono ancora un po' imbranata e non sono riuscita ad inserire nel post l'immagine del numero generato...

Quindi il vincitore è il n. 10 - Sabrina di Sciccoserie!

Sabrina, contattami via mail per l'indirizzo al quale spedire il pacchetto.

Grazie ancora a tutti! 
Buona Primavera :-)

domenica 16 marzo 2014

Polpette di bietole, patate e quinoa

Siccome oggi ho raccolto un bel po' di bietole che crescono spontanee qui intorno a casa mia, ho usato le foglioline più piccole per fare delle polpette.


Le bietole sono ricche di sali minerali, in particolare magnesio, ferro, calcio, fosforo e potassio e vitamine A e C, hanno pochissime calorie, sono rinfrescanti, antianemiche e lassative.

Tornando alle polpette.......sono venute buonissime!!!
.......eccole qua!


Ingredienti (per 16 polpette):

200 gr. di bietoline (scegliere le foglioline più piccole e tenere, senza costa)
400 gr. di patate
100 gr. di farina di ceci
50 gr. di quinoa
2 cucchiai di semi di girasole
2 cucchiai di semi di sesamo
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
pangrattato q.b.
sale integrale
pepe
erba cipollina
olio extravergine di oliva

Per prima cosa cuocere a vapore le bietoline. Con questo tipo di cottura vitamine e sali minerali non vengono dispersi ed è quindi vantaggiosa da un punto di vista nutrizionale. Una volta cotte (è sufficiente una cottura leggera) metterle a sgocciolare ed intiepidire. Nella stessa pentola cuocere, sempre a vapore utilizzando la stessa acqua, le patate sbucciate e tagliate grossolanamente e, quando sono morbide schiacciarle con una forchetta e versarle in una ciotola. Strizzare bene le bietole cotte precedentemente, tagliarle molto sottili ed unirle alle patate schiacciate.

Cuocere la quinoa nell'acqua utilizzata per le cotture a vapore, se necessario aggiungere un po' d'acqua e riportare a bollore, prima di versare la quinoa. Cuocere per una ventina di minuti, quindi spegnere il fuoco e lasciare riposare cinque minuti nell'acqua di cottura, prima di scolarla. Lasciarla raffreddare leggermente e poi unirla al composto di patate e bietole. Aggiungere anche il sale, il pepe, l'erba cipollina, 2 cucchiai di olio evo, i semi di girasole ed il lievito alimentare in scaglie, quindi mescolare bene il tutto con le mani. Aggiungere infine la farina di ceci e continuare ad impastare con le mani. Se le verdure non sono ben strizzate, potrebbe volerci un po' più di farina di ceci e comunque fino a raggiungere la giusta consistenza, non troppo asciutta, tenendo conto che il composto sarà sempre un po' appiccicoso. Versare un po' di pangrattato in un piatto e mischiarlo con i semi di sesamo, quindi, con le mani leggermente bagnate, formare delle polpette dalla forma leggermente schiacciata, rotolarle nel pangrattato misto a sesamo e posizionarle nella placca del forno rivestita di carta da forno.

Versare sopra le polpette un filo di olio e infornare in forno preriscaldato a 200° per 30 minuti.



Servire le polpette tiepide, accompagnate da insalatina mista.
Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest Ricette d'Autunno
 

Contest Ricette d’Autunno

sabato 15 marzo 2014

Amare se stessi per amare gli altri

Sul numero di marzo del mensile Terra Nuova ho letto un articolo, a mio parere, molto interessante. 
Il titolo è "Liberarsi del barbaro interiore" e si tratta di un articolo sull'imbarbarimento degli esseri umani e sull'importanza di rieducare all'amore.
L'articolo è scritto da Claudio Naranjo, autore del libro "La rivoluzione che stavamo aspettando"


La Rivoluzione che stavamo Aspettando - Libro
L'articolo spiega come gli esseri umani siano naturalmente amorevoli, fraterni, solidali e generosi, ma che lo abbiamo dimenticato a causa della forte competitività, del nostro egoismo e altre caratteristiche dovute alla nostra nevrosi collettiva. A quanto pare il nostro "imbarbarimento" ha avuto inizio quando la produzione agricola non fu più sufficiente per permetterci la sedentarizzazione, legata ad un modello di cultura matriarcale, e fummo quindi costretti a tornare nomadi e sopravvivere uccidendo. Ci fu così un indurimento dell' animo umano e imparammo a sopravvivere esercitando la forza, il potere e l'insensibilità. Tutti noi discendiamo da quegli esseri umani e siamo quindi barbari che però coprono la propria barbarie con la cultura. Il nostro mondo civilizzato in realtà vuole controllare e sfruttare sia il mondo esterno, volgendosi contro la natura, che il mondo interiore di ognuno di noi, facendoci diventare una specie addomesticata che ha perso la sua natura istintuale e che perciò è ammalata e infelice e quindi avara e vendicatrice.
Nel nostro mondo "cristiano" anzichè applicare il precetto di "amare l'altro come te stesso", in realtà demonizziamo l'amore per noi stessi, definendolo egoismo, ma l'amore per il prossimo è possibile solo alle persone che amano se stesse.
Purtroppo viviamo in una società che educa alla competizione e che tende a trasformarci tutti in bestie da soma per la produzione collettiva, reprimendo il nostro mondo emotivo interiore e le buone relazioni con i nostri simili. Per recuperare la nostra salute emotiva e la felicità collettiva è quindi necessario amare noi stessi, far riemergere la nostra spontaneità e la nostra creatività e smettere di criminalizzare il piacere, solo così potremo amare anche gli altri, liberarci del nostro barbaro interiore e diventare più empatici e solidali.
E' pertanto importante educare le nuove generazioni all'amore, alla libertà e alla spontaneità, insegnando però anche una certa disciplina, non repressiva, ma intesa come capacità di porsi dei limiti, di essere disposti a rinunciare.
Educhiamo quindi i nostri figli a vivere in base alle proprie aspettative e non in base a quelle della società, educhiamoli a seguire le proprie passioni, i propri sogni, ad esprimere se stessi, i propri pensieri, le proprie emozioni.....solo così saranno adulti sani e felici, che si amano e che amano il prossimo!
A proposito di seguire le nostre passioni e fare quel che ci piace fare, scrivere sul blog è una delle cose che mi piace fare e ultimamente mi sta dando grandi soddisfazioni, perciò colgo questa occasione per condividerle con voi......
Negli ultimi quindici giorni ho raggiunto qualche traguardo che non pensavo di poter raggiungere quando ho aperto il mio blog, ho superato i 100 followers, ho superato le 10.000 visualizzazioni, ho superato i 200 "mi piace" sulla pagina Facebook e per ultimo, ma non ultimo, ho ricevuto ben 6 nuovi premi da altri blog che mi piacciono molto!!!
Ringrazio tantissimo tutti voi che mi seguite, che lasciate un commento, ma anche voi che capitate qui per caso e mi leggete ogni tanto e un grazie particolare va alle carinissime blogger che mi hanno premiata. 

Si tratta di:
 
Lucy del blog La Balena Volante che mi ha assegnato un premio dedicato ai blog a tema culinario, il Food Blog Award 
Grazie Lucy!

Anna del blog Gocce di Agata che mi ha assegnato il premio Shine On
Grazie Anna!

Ivy del blog Le creazioni di Ivy, Lucia del blog La Casina Verde,  Giovanna del blog Le Riciclose e Clara del blog Bio Bio e Ancora Bio che mi hanno assegnato il premio Liebster Award
Grazie Ivy!
Grazie Lucia!
Grazie Giovanna! 
Grazie Clara!

Mi scuso di non seguire le regole previste per i premi...spero mi perdonerete...

Voglio premiare a mia volta alcune blogger che ultimamente seguo molto volentieri e che saranno libere di prelevare il premio che preferiscono, anche tutti e tre!

Cappellana Matta
Barucca di una Zucca
Voglio il Mondo a Colori
Ricette Vegane e non solo
Serendipity...l'Officina delle Idee...
La Girandola Creativa
Le Chicche di Eli e Patri

Voglio infine ringraziare Alex del blog C'è crisi, c'è crisi per aver omaggiato le sue lettrici delle illustrazioni di fiori e coroncine che ha disegnato.....io ne ho utilizzata una in questo post come divisore (il fiorellino a metà post) .....potete trovarle qui, andate a vedere che carine che sono!









martedì 11 marzo 2014

Calzoncini mediterranei

Rinfrescando periodicamente la pasta madre si è sempre alla ricerca di nuovi modi di utilizzarla, di nuove ricette appetitose per utilizzare la nostra "crescente" (così è chiamata a Genova la pasta madre). Con il mio rinfresco di oggi ho fatto dei calzoncini al forno, ripieni di pomodori e tofu. Lo so, non è ancora proprio la stagione dei pomodori, ma ogni tanto mi lascio tentare facendo la spesa e questa è una di quelle volte. Generalmente non utilizzo ortaggi fuori stagione, ma con i peperoni ed i pomodori a volte non so resistere! La voglia di estate incomincia a farsi sentire anche in cucina...

Ecco la ricetta dei calzoncini dai sapori mediterranei.


Ingredienti:

50 gr. di pasta madre
300 ml di acqua
500 gr. di farina tipo 2


500 gr. di pomodori
100 gr. di tofu 
olive nere denocciolate tagliate a rondelle (facoltativo)
1 cucchiaio di capperi sotto sale
1 cucchiaino di zucchero di canna
basilico fresco o surgelato
sale integrale
olio extravergine di oliva
semi di sesamo

Sciogliere la pasta madre nell'acqua, aggiungere poco a poco la farina e impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico. Mettere in una ciotola, coprire con un panno e lasciar lievitare per 3 ore.
Trascorso questo tempo, riprendere l'impasto, aggiungere 10 gr. di sale integrale e 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e reimpastare. Rimettere dentro la ciotola e lasciare lievitare altre 2 ore.

Nel frattempo preparare il ripieno. 


Tagliare i pomodori a piccoli cubetti, salarli e metterli in una padella antiaderente e cuocerli per circa mezz'ora, finchè si saranno asciugati.
Aggiungere i capperi ben sciacquati dal sale, le rondelle di olive, il basilico e lo zucchero e far cuocere a fiamma alta finchè l'acqua dei pomodori sarà completamente evaporata. Spegnere il fuoco, aggiungere un po' d'olio ed il tofu tagliato a piccoli cubetti.


Quando sarà trascorso il tempo di lievitazione, stendere l'impasto con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro, tagliare dei quadrati di circa 10 cm., versare un po' di ripieno nel centro di ogni quadrato, ripiegarli formando dei calzoncini e chiuderli bene sui bordi.


Appoggiarli sulla teglia rivestita di carta da forno, spolverizzarli con i semi di sesamo ed infornare in forno preriscaldato a 200° per circa 15/20 minuti e comunque finchè saranno ben dorati. 


Servire caldi.
Sono ottimi come spuntino ma anche come cena alternativa........la nostra di stasera, accompagnati da una buona birra :-)

Buon appetito!

mercoledì 5 marzo 2014

Compensare le emissioni di CO2 piantando alberi con Treedom

Oggi vi voglio parlare di Treedom.


Treedom S.r.l. è una società fiorentina fondata nel 2010 da giovani professionisti attenti all'ambiente ed esperti in green economy, che attua progetti di riforestazione nel sud del mondo. Treedom opera attraverso una piattaforma on line che permette, a chiunque voglia partecipare, di rendere il mondo un posto migliore, neutralizzando le proprie emissioni di CO2 piantando alberi, che sono il polmone del nostro pianeta. Come sappiamo la fotosintesi clorofilliana permette alle piante di trasformare l'anidride carbonica in ossigeno ed è per questo che piantando alberi ci viene data la possibilità di compensare l'impatto ambientale del nostro stile di vita e le conseguenti emissioni di CO2.

Ma come funziona? 

Si accede alla piattaforma di Treedom e ci si registra, quindi si può scegliere a quale progetto partecipare e che tipo di albero piantare, un baobab, un avocado, un mango, una mangrovia e molti altri. Ogni albero costa dai 5 ai 40 euro e entro 15/30 giorni dall'acquisto/adozione viene trapiantato e fotografato. Ogni albero viene fotografato periodicamente, georeferenziato via GPS e localizzato su una mappa accessibile tramite il sito, consentendo di monitorare la sua crescita, attraverso le foto. 

I progetti di riforestazione di Treedom vengono realizzati nei Paesi in via di sviluppo ed hanno quindi una valenza sia ambientale che sociale, perchè gli alberi vengono piantati e curati da singoli contadini o piccole cooperative locali che poi godranno dell'ombra e dei frutti che questi alberi regaleranno, sostenendo così la loro autosufficienza alimentare e favorendo lo sviluppo di microimprese locali. Quindi piantando un albero con Treedom si contribuisce anche allo sviluppo del sud del mondo.
Gli alberi vengono piantati in Camerun, Senegal, Argentina, Haiti e Malawi e sono già stati piantati 150.000 alberi in due anni. E per la prima volta in Italia, è nata di recente una nuova collaborazione tra Treedom e Libera Terra per riforestare sei ettari di terra confiscata alla mafia in Sicilia. Libera Terra è una cooperativa che mira a dare dignità a territori con forte presenza mafiosa, attraverso la creazione di cooperative autonome e autosufficienti che a loro volta creano lavoro proponendo un sistema economico virtuoso basato su legalità e giustizia sociale.

Piantare un albero con Treedom è un po' come adottare un albero a distanza. E' possibile anche regalare un albero, ovvero piantare un albero a nome di una persona speciale, per un'occasione speciale, con un messaggio personalizzato. Treedom invierà una mail al destinatario con le istruzioni per visualizzare sia l'albero ricevuto in regalo che il messaggio di chi l'ha regalato.

Anche molte aziende importanti, tra cui banche, assicurazioni e personaggi dello spettacolo come Jovanotti hanno compensato le loro emissioni, piantando alberi con Treedom.

Sul sito di Treedom c'è anche un apposito calcolatore di emissioni per scoprire l'impatto ambientale di ciò che si fa ogni giorno; si possono calcolare le nostre emissioni di CO2 generate con gli spostamenti, i viaggi, i consumi di luce acqua e gas e varie altre azioni, come fare una doccia, fare il bucato o anche solo bere una birra o mangiare un gelato. E' interessante scoprire come anche le più banali azioni quotidiane abbiano un "costo" specifico in termini di emissioni di CO2. I risultati sono davvero sorprendenti, ad esempio consumare un rotolo di carta igienica "costa" 0,65 Kg. di CO2, mangiare un gelato 0,30 Kg., fare una doccia 0,56 Kg., mentre fare un bagno nella vasca 1,11 Kg., bere un bicchiere di vino corrisponde ad una emissione di 0,18 Kg. di CO2, mentre bere una birra corrisponde a 0,50 Kg. di CO2. Insomma ogni azione, ogni evento, ogni persona emette una certa quantità di anidride carbonica! Se volete approfondire e sapere l'esatta quantità di emissioni di ogni vostra principale attività quotidiana, potete cliccare qui e rimarrete veramente sorpresi!
Qualche notizia in più sulle emissioni di CO2  a livello globale le potete trovare qui e qui
Qui invece trovate un bell'articolo con tanti utili consigli per uno stile di vita più ecosostenibile. 

Io sono iscritta a Treedom e ho deciso di sostenere il progetto IRAD in Camerun, piantando un avocado.....eccolo :-)



domenica 2 marzo 2014

Rame da indossare e i suoi benefici

Preparando il mio orto sinergico devo aver esagerato un po' con zappa e vanga e il mio caro nervo sciatico destro si è infiammato. Tra rimedi omeopatici e fitoterapici e impacchi con sale himalayano caldo, ho anche applicato un cerotto di rame sulla zona lombare, che, insieme a tutti gli altri rimedi, mi ha già quasi riportato alla normalità, senza bisogno di alcun antidolorifico o antinfiammatorio tradizionale. E così mi è venuta l'idea di scrivere un post sulle proprietà del rame ed il suo utilizzo come antidolorifico e antinfiammatorio. 

Il rame, come tutti sappiamo è un metallo dal colore rossastro, ottimo conduttore di elettricità e calore. Il suo simbolo chimico è Cu, da cuprum ossia il nome del rame in latino. Cuprum, a sua volta, deriva il suo nome dall'isola di Cipro, dove il rame era estratto in abbondanza. Cipro fu anche il luogo dove nacque Afrodite, dea della bellezza, dell'amore e della sensualità. Proprio a causa del comune luogo d'origine, in mitologia il rame viene associato ad Afrodite.

Molto probabilmente, il rame è stato il primo metallo utilizzato dall'uomo, sono stati ritrovati oggetti che risalgono al 8700 a.C.
Gli Egizi utilizzavano il rame per la costruzione di armi, utensili e pregiati bracciali che, probabilmente utilizzavano già a scopo terapeutico. Greci e Romani conoscevano già le sue applicazioni in campo terapeutico e lo utilizzavano per preparare rimedi antinfiammatori. Al giorno d'oggi sono molti gli studi scientifici per spiegare le benefiche influenze del rame sul nostro organismo.

Il rame è essenziale per lo sviluppo del corpo umano, lo assumiamo attraverso cibo ed acqua ed ha molte funzioni importanti, aiuta il funzionamento del sistema immunitario, delle attività cerebrali e cardiovascolari, combatte i radicali liberi ed è importante per la pelle e rafforza le ossa. 

Insomma il rame è un metallo molto importante per l'uomo sotto molti aspetti, ma quello di cui vi voglio parlare e di cui ho personale esperienza, è il suo effetto sul corpo quando viene "indossato" sotto forma di bracciali, anelli e cerotti.
 
Il rame, assorbito attraverso la pelle, ha proprietà stimolanti su tutto il fisico ma è soprattutto utile in caso di artrite, dolori articolari, sciatalgie, dolori reumatici e muscolari, in quanto funziona come agente antiossidante ed antinfiammatorio.
Il rame aiuta anche a scaricare l'energia elettrostatica in eccesso e a contrastare le onde elettromagnetiche.


I bracciali e gli anelli sono realizzati a cerchio aperto, con le due estremità che non si toccano tra loro, per creare un circuito in grado di intercettare le cariche elettrostatiche e quindi scaricarle e spesso hanno due magneti posti alle due estremità per contrastare le onde elettromagnetiche.





Bracciali ed anelli, portati giorno e notte, sciolgono contratture e tensioni, rilassano i muscoli, alleviano i dolori ai tendini della mano e del braccio e sono particolarmente indicati per chi lavora molto al computer.



I cerotti sono realizzati con particolari emulsioni di resine naturali e rame e sono da applicare sulla parte dolente. Alleviano il mal di schiena, i dolori lombari e le sciatalgie. Esiste anche un cerotto modellato appositamente per la zona del collo e delle spalle che dona sollievo in caso di dolori cervicali.

Portando i bracciali e gli anelli di rame, può venire al polso o al dito un segno scuro verdastro, che è sintomo dell'assorbimento del rame attraverso la pelle e dell'effettiva efficacia.
Personalmente ho notato che questo fenomeno si manifesta prevalentemente in presenza di dolori articolari o muscolari.

Premesso che a me piace moltissimo il rame anche da un punto di vista estetico, la mia esperienza personale è assolutamente positiva riguardo l'utilizzo del rame sulla pelle. Io indosso sempre due bracciali, uno per polso, e un anello alla mano destra e, da quando li porto giorno e notte, il solito dolore alla spalla e quello alle dita della mano, si sono attenuati moltissimo. Inoltre utilizzo, con ottimi risultati, sia il cerotto per la cervicale, che ho spesso infiammata, sia quelli generici per dolori vari, come quello di questi giorni alla zona lombare. 
Se ancora non conoscete il rame sotto questo aspetto, vi consiglio caldamente di provare e rimarrete stupiti!

Ecco le mie "gioie ramate"...


Ed ecco alcuni suggerimenti per gli acquisti




Bracciale In Rame Gotik
Il bracciale è adattabile ed è disponibile in 3 misure
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 16.5



Bracciale Rame Micene
Un inesauribile fusione creativa ispirata al passato!
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