Hanno sempre molti visitatori come le api, i bombi e le farfalle, che volano da un fiore all'altro "assaggiandoli" tutti.
Oggi ho raccolto gli steli fioriti, non tutti però perchè mi spiaceva lasciare a bocca asciutta i numerosissimi visitatori che svolazzavano lì intorno mentre li raccoglievo.....così ho condiviso questi meravigliosi e profumatissimi fiori con loro, lasciandone un po' sulle piante :-)
La lavanda, grazie alle innumerevoli proprietà dei suoi olii essenziali, è molto utilizzata in fitoterapia.
Contiene principi attivi che conferiscono alla pianta azione sedativa e calmante sul sistema nervoso, utile quindi in caso di stress, ansia, nervosismo, insonnia e mal di testa.
La lavanda vanta anche proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, analgesiche e cicatrizzanti, è infatti utilizzata per alleviare il prurito, anche in caso di punture di insetti, per detergere piaghe e ferite, per alleviare il dolore delle bruciature.
Ha anche virtù antireumatiche e viene quindi utilizzata per alleviare dolori muscolari e di origine articolare, come sciatica, torcicollo e lombaggine.
Questa meravigliosa pianta, che è davvero un dono prezioso della natura, ha anche proprietà balsamiche e decongestionanti ed è quindi un valido aiuto in caso di raffreddore.
L'olio essenziale della lavanda viene estratto con il metodo della distillazione ed è sicuramente l'olio essenziale che non dovrebbe mai mancare in casa, perchè è quello tra i più utili e versatili.
Utilissimo per purificare la stanza di un ammalato, in quanto stimola le difese immunitarie, è calmante ma anche tonificante e antidepressivo.
L'olio essenziale di lavanda concilia il sonno di adulti e bambini, basta metterne poche gocce sul cuscino.
La lavanda è sicuramente la pianta più utilizzata anche in campo cosmetico e viene utilizzata per la preparazione di acque profumate, saponi, creme per il corpo e per il viso, soprattutto per pelli impure.
Gli usi della lavanda non finiscono certo qui, perchè viene utilizzata anche in cucina.....con i fiori di lavanda si preparano formaggi, risotti, marmellate, biscotti, torte, muffins, gelati, liquori.
Io utilizzo la lavanda del mio giardino per preparare gli oleoliti, per arricchire i miei saponi, per confezionare i profumatori per i cassetti e per riempire piccoli cuscinetti da portare a letto per conciliare il sonno.
Se avete anche voi della lavanda e volete provare a realizzare l'oleolito, ecco come fare:
Oleolito di lavanda
Cos'è l'oleolito?
L' oleolito non è altro che il risultato della macerazione di una pianta in olio vegetale.
Si possono fare oleoliti con molte piante, utilizzando varie parti della pianta come foglie, fiori, frutti, sia fresche che secche (vedi post).
L'oleolito di lavanda si può preparare sia con i fiori freschi che con quelli secchi, io preferisco farlo con quelli secchi perchè utilizzando i fiori freschi si rischia che si formi troppa umidità dentro il barattolo che farebbe irrancidire l'olio più facilmente.
Quindi prima di tutto si deve far essiccare la lavanda, appendendo i mazzetti a testa in giù, in un luogo fresco e asciutto.
La particolarità della lavanda è che i suoi fiori, anche essiccati mantengono il loro profumo anche per anni (io ho utilizzato quelli che avevo ancora dall'anno scorso e sono profumatissimi!).
Riempire un barattolo di vetro munito di coperchio ermetico, pulito e asciutto, con i fiori di lavanda essiccati (riempire per circa tre quarti del barattolo) e ricoprire con olio extravergine di oliva biologico o olio di girasole biologico. Riempire il barattolo fino ad arrivare ad un paio di centimetri dalla bocca del barattolo.
Io utilizzo l'olio di oliva quando faccio l'oleolito da utilizzare nei saponi, mentre per quello che utilizzo per i cosmetici o direttamente sulla pelle uso l'olio di girasole che ha un odore più delicato e tende ad irrancidire meno facilmente di quello di oliva.
Chiudere quindi il barattolo con il suo coperchio, rivestirlo con carta stagnola ed esporlo al sole per circa 15 giorni, avendo l'accortezza di ritirarlo al buio alla sera e scuoterlo almeno una volta al giorno.
Questo metodo si chiama "a digestione solare" , con il quale la luce solare aiuta a trasferire i principi attivi dalla pianta all'olio.
Questo metodo ha il vantaggio di velocizzare il processo di estrazione dell'olio essenziale contenuto nei fiori.
Se fate l'oleolito in un periodo senza sole o se pensate sia troppo complicato dover ogni giorno esporre il barattolo al sole per poi ritirarlo la sera, potete utilizzare il metodo della digestione a freddo, procedimento più lento che prevede di lasciare il barattolo per circa 40 giorni in un luogo asciutto e buio (può anche essere semplicemente un armadietto) avendo sempre cura di scuotere il barattolo almeno una volta al giorno.
Trascorso il tempo di "estrazione" si passa al filtraggio.
Mediante un imbuto, rivestito con un telo di cotone o di garza, versare l'oleolito in una bottiglia di vetro scuro, avendo cura di spremere bene il telo con i fiori per estrarre la maggior quantità di essenza.
L'oleolito di lavanda è ottimo per le gambe stanche ed appesantite perchè stimola la microcircolazione, è ottimo in caso di scottature e punture di insetti, perchè calma il prurito e l'irritazione, si può massaggiare sul viso in caso di acne e su muscoli ed articolazioni in caso di dolori perchè è antidolorifico e antireumatico. Spalmato sulla pelle è ottimo anche per tener lontani gli insetti fastidiosi come le zanzare.
E voi come utilizzate la lavanda? Create qualcosa di particolare con i suoi fiori? Qualche ricetta culinaria?
Con questo post partecipo alla raccolta
Scadenza il 9 agosto 2015