Gli orti tradizionali in cui l'uomo razionalizza le colture e mette le piante in riga, tutte dello stesso tipo dà certamente una sensazione visiva di ordine, mentre in un orto sinergico apparentemente regna il caos, ma in questo caos la natura si esprime al meglio e svolge egregiamente il suo compito, regalandoci i suoi frutti, in un contesto più piacevole e profumato.
In un orto sinergico si trovano piante di diverse famiglie, una vicina all'altra, come i fagioli arrampicati sul mais o la calendula in mezzo ai cetrioli o ancora il basilico ai piedi dei pomodori o la salvia e la menta affiancate alle zucchine, ognuna a dare il suo contributo, così come avviene in natura.....in nessun ambiente naturale si potrà trovare un'unica specie, perchè un ecosistema sano necessita della sinergia di più specie!
Un orto sinergico è ricco di piante in ogni periodo dell'anno, piante destinate all’alimentazione, aromatiche, ornamentali e officinali, a differenza di un orto tradizionale, quello sinergico permette la convivenza di piante stagionali e piante perenni, in vari stadi di sviluppo.
Mentre stanno per terminare il loro ciclo gli ortaggi estivi, io nel mio orto ho seminato gli spinaci, le carote, le cipolle, la valeriana, le barbabietole, la catalogna, che cresceranno tra il timo, la salvia, l'origano, la calendula, le fragole, con ancora qualche pomodoro qua e là o qualche cetriolo finchè termineranno il loro ciclo.
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Tagete |
Calendula |
Calendula |
Inoltre la consociazione permette di occupare meglio lo spazio, ad esempio consociando specie a ciclo breve con altre a ciclo lungo come ravanelli e carote, e di avere una migliore copertura del terreno che riduce lo sviluppo di erbe spontanee.
In un orto sinergico la vita pulsa ovunque, nelle piante e nel terreno.
Il bello di un orto sinergico è che non muore mai, si trasforma costantemente, dietro l'apparente caos.
In un orto tradizionale le piante, alla fine del ciclo produttivo, vengono sradicate e l'orto all'improvviso resta vuoto, la terra nuda, pronta per la vangatura che uccide lombrichi e microrgasnismi....la natura, perfetta, viene invasa dall'uomo con i suoi attrezzi per restare poi nuda e senza vita.
In un orto sinergico invece si lascia che la natura segua i suoi cicli, di vita, morte e rinascita, riutilizzando tutto, che viene trasformato.
In un orto sinergico quando una pianta sta terminando il suo ciclo vitale, inizia quello di un'altra pianta.
Le piante non vengono sradicate, ma tagliate alla base, affinchè le radici restino a decomporsi nel terreno arricchendolo ed arieggiandolo naturalmente, la pacciamatura di paglia viene man mano inglobata nel terreno così che possa diventare nutrimento, così come i residui di foglie ed altre parti delle piante.
Insomma, per concludere, il caos di un orto sinergico è solo apparente perchè in realtà quello che siamo abituati a vedere in un orto tradizionale è solo il nostro concetto di ordine, l'idea che sia ordinato solo ciò che è separato, raggruppato e messo in fila e questo concetto ci dà in qualche modo sicurezza.
Ma ciò che a noi sembra caos è in realtà l'ordine perfetto della natura e la sua vita pulsante!
Vi lascio qualche altra foto del mio giovane orticello sinergico :-)
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Sedano nato dal gambo di un altro |
Sedano cresciuto con lo stesso sistema |
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Fragole ai piedi dei pomodori |