Eccomi nuovamente a parlare di TTIP.
Cos'è il TTIP?
E' il Transatlantic Trade and Investment Partnership, ovvero un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico tra Europa e Stati Uniti che ha lo scopo di abbattere dazi e barriere doganali in modo da rendere più fluidi gli scambi commerciali tra i due continenti.
Perchè se ne parla tanto e perchè ne parlo nuovamente anche io?
Perchè stiamo entrando in una fase cruciale e la prossima tornata dei negoziati è prevista a partire dal 19 ottobre a Miami. Perchè il TTIP non è soltanto un trattato commerciale, non è solo una questione di dazi, sotto c'è molto di più, questo trattato avrebbe dirette ripercussioni sulla nostra vita di comuni cittadini e quello che a livello locale finalmente sta andando nella giusta direzione della tutela dell'ambiente e della sostenibilità rischia di essere spazzato via dai giganteschi interessi dei potenti del mercato globale, influendo direttamente sullo scenario economico e sociale globale. Perchè è importante che tutti siano informati per potersi opporre a questo oscuro trattato e far sentire la propria voce.
Quali sono i rischi principali del TTIP?
Il TTIP è un accordo pensato per il business delle più grandi multinazionali del mondo, costruito appositamente sugli interessi delle aziende, che viene fatto passare come unica risposta immediata alla crisi europea e statunitense con fumose promesse di posti di lavoro. Se si concluderà questo negoziato saranno invece certamente messe a rischio le piccole imprese,
le produzioni tipiche e gli standard agroalimentari.
I più grandi rischi di questo trattato sono:
- La rimozione delle norme ambientali. Un esempio può essere quello del petrolio derivato da sabbie bituminose, che produce il 23% in più di gas serra rispetto agli altri carburanti fossili e che non può venire importato nell'Unione Europea grazie ad una direttiva, contro la quale il governo americano si è opposto moltissimo; con il TTIP questo tipo di petrolio verrebbe liberamente importato anche in Europa aumentando così notevolmente le emissioni carboniche con conseguenze devastanti per il pianeta.
- La rimozione delle norme sulla sicurezza alimentare e cosmetica. Alcuni trattamenti sono vietati nell'Unione Europea, mentre sono regolarmente effettuati negli Stati Uniti, come ad esempio la somministrazione degli ormoni e promotori della crescita, considerati cancerogeni, al bestiame o il lavaggio della carne con sostanze a base di cloro per l'uccisione dei germi; con il TTIP il mercato europeo rischia di aprirsi senza tutele a questi prodotti, mettendo a rischio la nostra salute. E noi non lo sapremmo neanche acquistandoli perchè le etichette, che in Europa riportano provenienza, lista degli ingredienti e presenza di ogm, potrebbero non esistere più (negli USA se in una confezione non c'è scritto privo di ogm signfica che
l'ogm c'è, ciò che non è dimostrato che fa male, può essere
permesso mentre attualmente in Europa se c'è l'ipotesi di un rischio per la salute, il prodotto non si vende). In Europa le sostanze chimiche vietate nei cosmetici sono 1377, mentre negli USA sono solamente 11 (il piombo ad esempio viene ancora utilizzato per produrre i rossetti negli Stati Uniti); con il TTIP sarebbero venduti in Europa cosmetici pieni di sostanze chimiche nocive e testati sugli animali, annullando gli anni di lotta che sono occorsi per ottenere che nell'Unione Europea non fossero più autorizzati cosmetici testati sugli animali.
- La rimozione dell'attuale normativa sui diritti dei lavoratori. Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori come ad esempio quello alla contrattazione collettiva, alla libertà di associazione e al diritto sindacale, si tenderebbe ad uniformarsi al livello più basso.
- Le privatizzazioni dei servizi pubblici. Si aprirebbero i servizi pubblici e i contratti statali al settore privato; con il TTIP l'acqua, i servizi per l'ambiente, i servizi postali, il servizio sanitario e l'istruzione sarebbero privatizzati.
- L'istituzione dei Tribunali delle multinazionali. Con il TTIP le Aziende potrebbero di fatto citare in giudizio i governi e le vertenze sarebbero giudicate non da tribunali ordinari ma da avvocati commerciali, minacciando i principi basilari della democrazia. Altri precedenti trattati hanno permesso ad alcune Aziende di vincere cause miliardarie contro i Governi, come ad esempio nel caso della Philip Morris che ha mosso una causa contro il governo australiano per aver imposto la vendita delle sigarette in pacchetti anonimi oppure il caso della Veolia che ha fatto causa all'Egitto per perdita di profitto in conseguenza alla decisione di aumentare il minimo salariale o ancora il caso del colosso dell’energia Vattenfall che ha fatto causa al governo tedesco perchè ha deciso di eliminare l'energia nucleare entro il 2022. Con il TTIP le aziende potrebbero di fatto far causa ai governi per chiedere il
risarcimento per qualsiasi riduzione dei loro profitti futuri derivanti
da cambiamenti normativi.
Anzichè ottenere la crescita che viene promessa, che sarà invece nulla, sappiamo che con il TTIP lavoreremo peggio, mangeremo cibi meno sani e vivremo in un
ambiente meno pulito. Tutto ciò per far aumentare il capitale già miliardario di pochi ultrapotenti del mondo.
Cosa possiamo fare?
Prima di tutto dobbiamo informarci, leggendo quanto più possibile sull'argomento e cercando di capire cosa sta succedendo, poi possiamo parlarne ad amici e parenti e far sapere a tutti cosa sono questi negoziati, denunciandone i rischi e i lati oscuri.
Infine possiamo firmare la campagna STOP TTIP per fare pressione sul Parlamento Europeo e sui Governi.
Dal 10 al 17 ottobre ci saranno giornate di mobilitazione internazionale contro il TTIP, perchè è semplicemente inaccettabile un mondo in cui la tutela dei
profitti delle imprese ha definitivamente preso il sopravvento sui
diritti delle persone.
Solo
una forte pressione dal basso potrà far capire ai nostri governanti ed
europarlamentari che le persone non lo vogliono. - See more at:
http://www.italiachecambia.org/2015/08/stop-ttip-italia-trattato-usa-ue/#sthash.SLksmU8R.dpuf
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Facciamo sentire la nostra voce e costruiamo un mondo in cui i diritti dei cittadini e la tutela dell'ambiente vengano prima del mercato!
Per approfondire e restare informati:
http://stop-ttip-italia.net/