domenica 29 maggio 2016

Gnocchi di patate con salsa di carote alla curcuma



Oggi avevo proprio voglia di gnocchi! 
Gnocchi di patate, fatti in casa, quelli tutti irregolari, brutti ma buoni! (a me vengono così, magari a voi vengono più belli :-) )
Così ho deciso di prepararli. 
Ma con cosa condirli? 
Non avevo voglia del solito sugo di pomodoro, il ragù di nocciole mi piace molto ma avevo voglia di qualcosa di più "fresco" e colorato.
Così ho pensato ad una salsina di carote, che avevo in abbondanza, biologiche, appena acquistate direttamente dal mio contadino di fiducia. 
E per dare un tocco in più alla salsina ci ho messo un po' di curcuma.
Conoscete la curcuma?

E' una pianta il cui rizoma è ricco di principi attivi, soprattutto la curcumina, ma anche minerali come calcio, potassio, fosforo e magnesio e vitamine del gruppo B, C ed E.
La curcuma, impiegata da tempo anche nella medicina tradizionale indiana e in quella cinese, è disintossicante, antitumorale, antinfiammatoria e antiossidante.
Secondo numerosissimi studi scientifici la curcumina è in grado di abbassare il colesterolo, di rafforzare il tessuto che riveste i vasi sanguigni e quindi di prevenire le malattie cardiovascolari, di migliorare i casi di artrite a altre infiammazioni articolari, di prevenire il morbo di Alzheimer e di migliorare la memoria.
Insomma, un vero portento!
La polvere di curcuma è anche utilizzata nella composizione del curry. 
La curcuma è inoltre un ottimo colorante perchè il colore si mantiene inalterato nel tempo....io la uso anche per colorare i miei saponi :-)

Ma passiamo alla ricetta:

Ingredienti (per due porzioni abbondanti)

Per gli gnocchi

  • 500 gr. di patate
  • 150 gr. di farina 2

Per la salsa di carote

  • 200 gr. di carote
  • 1 cucchiaino di curcuma in polvere
  • 3 cucchiai di panna vegetale (io di soia)
  • sale
  • olio evo
  • pepe nero (facilita l'assorbimento della curcuma da parte dell'organismo)

Per prima cosa lavare bene le patate, metterle in una pentola senza sbucciarle, ricoperte di acqua fredda, mettere il coperchio, accendere il fornello e farle bollire per circa 40-45 minuti a seconda della grandezza delle patate. Quando la forchetta entra facilmente dentro le patate sono pronte.
Pelare le patate ancora calde quindi schiacciarle con lo schiacciapatate e metterle in una ciotola capiente.


Aggiungere nella ciotola la farina ed iniziare ad impastare con una forchetta, quindi trasferire l'impasto sulla spianatoia infarinata e continuare ad impastare con le mani, fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto.


Quindi prelevare piccole porzioni di impasto e formare dei rotolini spessi un paio di centimetri. 


Quindi tagliarli a tocchetti e passarli sui rebbi di una forchetta facendo una leggera pressione al centro con il pollice (come potete vedere dalle foto, in questa cosa io sono proprio negata, sicuramente voi farete molto meglio :-) ) 




Man mano sistemare gli gnocchi su un vassoio ricoperto con uno strofinaccio infarinato.



Pelare le carote, lavarle, tagliarle a rondelle non troppo sottili e cuocerle a vapore.
Nel frattempo mettere sul fuoco l'acqua per gli gnocchi.
Quando le carote saranno morbide, versarle nel bicchiere del frullatore ad immersione. 


Sciogliere la curcuma in un po' di acqua di cottura delle carote e versarla nel mixer insieme alle carote.


Aggiungere la panna, il sale, l'olio ed una macinata di pepe.
Frullare fino a formare una morbida cremina, se necessario aggiungere altra panna. 


Versare la crema di carote in una capiente terrina e mettere da parte.

Quando l'acqua bolle, salarla e versare gli gnocchi.
Quando verranno a galla saranno cotti, quindi scolarli accuratamente con una schiumarola e versarli nella terrina con la salsina di carote.
Mescolare delicatamente per far assorbire agli gnocchi il condimento, quindi impiattare, decorando a piacere con un ciuffetto fresco di foglie di carota.


Se li provate fatemi sapere se vi sono piaciuti :-)

Noi ce li siamo proprio gustati!



martedì 24 maggio 2016

Il genere umano




Ieri ho letto questa raccapricciante notizia: In Veneto, in un'oasi che raccoglie e cura animali feriti e in difficoltà, nelle notti di sabato e domenica scorsi, più di cento animali tra conigli, galline, porcellini d'india e anatre sono stati massacrati e alcuni addirittura schiacciati sotto i piedi e decapitati.

Da quando ho letto questa triste notizia non faccio altro che pensare a che genere di persone possano essere quelle che compiono un gesto del genere!

Erano poveri animali feriti che avevano avuto una seconda possibilità, grazie a Enrico Piva e alla sua oasi faunistica autofinanziata e che siano stati così barbaramente uccisi è davvero un pensiero che mi addolora profondamente. 

I responsabili, senza alcun rispetto per la vita, hanno agito una prima volta sabato notte, massacrando a calci e bastonate 95 povere bestiole e, come se non bastasse, domenica notte sono tornati impunemente per il secondo raid, arrivando così ad uccidere barbaramente 130 animali indifesi!
Unici superstiti un cigno, una papera e un anatroccolo!
Una vera e propria barbarie!

E' in atto una petizione per far pressione sulla Caserma dei Carabinieri di Spinea affinchè svolgano indagini accurate per assicurare alla giustizia i responsabili di questo ignobile gesto. 

Qui il link per firmare la petizione. 

Qui la notizia pubblicata da Il Fatto Quotidiano

Così mi sono soffermata a pensare se queste persone possano davvero rappresentare il genere umano, se gesti come questi possano essere commessi da esseri "umani", perchè in queste occasioni un po' mi vergogno di appartenere alla specie umana, che  uccide barbaramente esseri indifesi, senza alcun rispetto per la vita!

Poi però ho deciso che no, questi non sono esseri umani, sono esseri vuoti, senz'anima.

Preferisco pensare che i veri rappresentanti del genere umano siano quelli di queste bellissime immagini, quelli che rischiano anche la loro vita pur di salvare anche il più piccolo degli animali, quelli che pensano che ogni forma di vita meriti di essere salvaguardata e difesa. 

E allora, guardando queste immagini, ritorno ad essere fiera di appartenere alla specie umana.












"L’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo può ricevere in dono." Charles R. Darwin

giovedì 19 maggio 2016

Terra, il nuovo documentario di Yann Arthus Bertrand

Oggi vi voglio parlare di un nuovo bellissimo documentario dalle immagini mozzafiato che ho visto recentemente su Netflix.


Si tratta di Terra di Yann Arthus Bertrand, noto ambientalista, giornalista e regista francese, anche regista di Home - la nostra Terra che documenta i cambiamenti ambientali, l'inquinamento e lo smisurato sfruttamento di risorse e Human, altro straordinario film che, raccontando l'essere umano attraverso volti e voci di diverse culture e condizioni sociali, fa riflettere e smuove le coscienze.
Terra è un film documentario che racconta la nascita della vita sul nostro Pianeta e l'evoluzione delle specie attraverso immagini bellissime, esamina la relazione dell'uomo con la natura e con le altre specie, ripercorrendo tutto il processo evolutivo fino ai nostri giorni.
Un documentario che evidenzia il filo invisibile che collega la nostra storia a quella di tutti gli altri esseri viventi e che mostra quanta bellezza ed armonia ci sia nella vita sulla Terra.
Questo film fa emergere chiaramente quanto la vita sia a rischio, in tutto il Pianeta e quanto l'umanità si sia sempre più isolata dalla Natura, in nome del profitto, ma lascia anche sperare che ritrovando l'attenzione ed il rispetto per gli altri esseri viventi, tornando a tenere in considerazione la vita che ci circonda possiamo ancora cambiare molte cose.

Il documentario inizia mostrando i colobo, delle scimmie pacifiche che vivono in clan nelle foreste della Tanzania e racconta di come la loro vita sia cambiata per via dei campi da the che hanno sostituito le loro foreste. Loro come tutti gli animali selvaggi sulla Terra sono diventati profughi e scompaiono uno dopo l'altro.
Quattro miliardi di anni di evoluzione avevano forgiato la vita sulla Terra e la specie umana in solo qualche centinaio di anni ha sconvolto tutto con il progresso, l'impoverimento, i cambiamenti climatici.

Il film spiega l'evoluzione della vita nel nostro Pianeta, partendo dall'origine di tutto, batteri licheni e funghi i quali hanno dato inizio alla vita. Racconta di come funghi e batteri vivano in simbiosi con le radici delle piante e di come la solidarietà sia alla base di un regno immenso, quello vegetale. Sapevate che sulla Terra esistono 300 mila tipi di piante?

In questo racconto sull'evoluzione emerge chiaro il filo che ha sempre legato la specie umana a tutti gli altri esseri viventi.
Nel corso dell'evoluzione si è sempre rivelata essenziale la cooperazione tra le specie e l'addomesticamento degli animali ne è un esempio, l'addomesticamento del lupo per la caccia risale a 15 mila anni fa e quello della mucca per l'agricoltura a 10 mila anni fa.
Anche l'agricoltura stessa può essere considerata un addomesticamento delle piante. 
Sapevate che al mondo ci sono circa 1 miliardo e 350 milioni di contadini?

La cooperazione è sempre stata alla base della sopravvivenza e dell'evoluzione della vita sulla Terra perchè l'aiuto reciproco all'interno di un gruppo favorisce la cultura e la trasmissione dei saperi, stimolando curiosità ed ingegnosità. Ma abbiamo perso questo sapere e ci comportiamo come se fossimo in competizione uno con l'altro, sfruttando a nostro piacimento il prossimo, umano o non.

Nel raccontare l'evoluzione della vita sulla Terra il film esamina anche il modo di vivere dell'Homo Sapiens di 36 mila anni fa, che considerava ogni cosa del regno vegetale e di quello animale dotata di anima........tutto era vita, l'acqua nel fiume, le rocce, gli alberi e gli animali. La caccia avveniva solo per la sopravvivenza ed ogni animale ucciso era offerto agli spiriti della foresta. L'Homo Sapiens era in contatto diretto con il mondo vivente.

Poi nel nostro cammino evolutivo la relazione con la vita si è trasformata profondamente, non è più stata mistica ma economica e il divario con il mondo vivente si è sempre più accentuato, ponendo l'uomo al centro.

Il regime alimentare degli ultimi 50 anni è cambiato totalmente, la domanda di carne è esplosa, l'allevamento è diventato un'industria globalizzata,  gli animali, ingozzati per profitto con farine animali e ormoni della crescita, sono diventati un prodotto e la vita è stata mercificata.
Sapevate che le mandrie del Brasile e dell'Australia, i più grandi esportatori di carne, sono talmente grandi che i cow boy usano l'elicottero? (io ne sono rimasta allibita!)
L' enorme industria della carne per ridurre i costi di manodopera ha automatizzato sempre più la produzione, isolando ancor più l'uomo dagli animali. La catena di montaggio è stata inventata nei mattatoi e poi ripresa dall'industria automobilistica.
Il vero problema di questa follia è che la gente vuole mangiare carne ma non vuole vedere che bisogna uccidere gli animali e farli a pezzi.
Ogni anno l'uomo uccide e fa a pezzi 60 miliardi di animali, di vite.....quasi 10 volte la popolazione umana, in un solo anno!!!!
Ma il mercato risponde ad una domanda, una richiesta assurda che aumenta sempre più e vuole prezzi sempre più bassi!
Si mangiano pezzi di carne anonima sotto forma di scaloppine e bistecche come se non fosse mai esistita nessuna vita.

Il film spiega che in 10 mila anni, che corrispondono a 500 generazioni di uomini, sono scomparse le foreste, è arretrata la savana e le specie selvagge sono state respinte nelle regioni più remote della Terra, rendendo indispensabile creare delle riserve naturali per la salvaguardia di alcune specie animali. La gestione del territorio all'interno di queste riserve è possibile grazie agli incassi dei safari (come la riserva di Okavango in Botswana) che permettono così di evitare la fine di un mondo affascinante.

Ma trasformare la natura in un santuario non risolve il problema dell'umanità che è sempre più isolata dalla natura. Sapevate che esistono solo più 20 mila rinoceronti in tutto il mondo? Vengono cacciati dai bracconieri per il loro corno, così come gli elefanti.
La vita è a rischio in tutto il Pianeta, perfino nella regione artica l'orso bianco è in pericolo per via dei cambiamenti climatici e lo scioglimento dei ghiacci.

Nel mondo vegetale le cose non vanno meglio, i pesticidi e i prodotti chimici per l'agricoltura uccidono ogni anno 200 mila persone tra chi li produce e gli agricoltori che li usano e più di un terzo delle terre del Pianeta è stato degradato.
Gli OGM interessano la maggior parte del cotone, della soia e del mais a livello mondiale. Sono stati creati per resistere a dosi elevate di diserbanti, ma non ci rendiamo conto che questi diserbanti avvelenano le terre e le acque, senza contare che le conseguenze dei cibi OGM sul nostro organismo non sono ancora chiare.
Non siamo in grado di distinguere tra il progresso e ciò che è pericoloso per la nostra stessa sopravvivenza.

Tutto questo in nome del profitto.

La narrazione e le immagini di questo bellissimo documentario evidenziano chiaramente che la vita sulla Terra è un capolavoro di bellezza ed armonia e dovremmo veramente prendere di nuovo nella giusta considerazione la vita che ci circonda, ritrovare l'attenzione ed il rispetto per gli altri esseri viventi.
Difendere la natura allo stato selvaggio, difendere la foresta e gli animali significa difendere la vita dell'uomo e del Pianeta.
Tornare a vivere in armonia con la natura e guardare al mondo con rispetto ci farebbe ridiventare umani e potremmo essere ancora in tempo per cambiare molte cose.

Le immagini del film sono spettacolari.....iguana delle galapagos, colibrì dell'Amazzonia, scimmie cappuccine...... immagini davvero mozzafiato! 
Eccone alcune.....











Ecco il trailer del film

 

Il documentario è trasmesso in esclusiva su Netflix, il servizio di streaming online..... lo conoscete? Ci si può abbonare gratis per un mese, provarlo e poi decidere se mantenere l'abbonamento per solo 7.99 euro oppure disdirlo. Noi lo stiamo provando, ci sono  tantissimi film e documentari interessanti! 
  
Fatemi sapere se vi è piaciuto, a me è piaciuto tantissimo!

sabato 7 maggio 2016

Estrattore vs centrifuga

Con la vita stressante dei nostri giorni ed il poco tempo che spesso si ha da dedicare alla preparazione del cibo, molte persone hanno purtroppo abitudini alimentari non molto salutari e mangiano pochissimi prodotti vegetali mentre consumare giornalmente una buona quantità di frutta e verdura, soprattutto cruda, è molto importante per assimilare minerali e vitamine e mantenersi in salute.
Con i succhi si possono assumere quotidianamente grandi quantità di frutta e verdura che difficilmente si consumerebbero mangiandole intere. 

Questo è il succo che ho bevuto stamattina a colazione....


.....da questa quantità di frutta e verdura.... 



...certamente intera non sarei riuscita a consumarla tutta!

Inoltre mangiare frutta e verdura intere richiede una digestione lunga durante la quale riusciamo ad assimilare solo una parte dei principi nutritivi, mentre un succo appena estratto si digerisce in soli 10/15 minuti, assicurando così un'assimilazione molto maggiore......ecco perchè i succhi sono ritenuti molto salutari.

L'ultimo Natale Mauro ed io ci siamo regalati l'estrattore di succo della Hurom. Era da un po' che pensavamo di acquistare un estrattore ma, visto il notevole investimento, l'acquisto richiedeva un'attenta valutazione di marche, modelli e relative caratteristiche.


Prima avevamo una centrifuga, ma la usavamo poco soprattutto per quanto era difficoltosa da pulire dopo l'uso.
Poi abbiamo cominciato ad informarci sulle differenze tra i succhi di frutta e verdura ottenuti con la centrifuga e con l'estrattore ed abbiamo scoperto che le differenze sono davvero notevoli.
Anche la differenza di prezzo è piuttosto importante perchè una centrifuga può costare dai 50 ai 100 euro, mentre il prezzo di un estrattore parte dai 200/250 euro per quelli di media qualità fino ad arrivare a cifre che sfiorano anche i 2000 euro, per quelli più professionali. 
Se state valutando di comprare una centrifuga, vi consiglio di investire qualcosa in più e puntare all'estrattore, perchè davvero ne vale la pena.

Ma vediamo quali sono queste differenze tra un estrattore ed una centrifuga.....

La centrifuga tritura la frutta e la verdura con una lama circolare che gira ad elevatissima velocità e, grazie appunto alla forza centrifuga, il succo scende attraverso un setaccio che trattiene gli scarti.

L'estrattore invece non ha lame ma spreme lentamente la frutta e la verdura attraverso una coclea, una vite senza fine, che gira a bassa velocità.


Quindi la prima differenza importantissima è che l'estrattore non macina gli ingredienti ad alta velocità, con notevole perdita di enzimi, ma li spreme delicatamente preservandone il gusto e gli elementi nutritivi. 
Girando a velocità così elevate (anche 18000 giri al minuto) la centrifuga crea calore e ingloba aria, favorendo così il processo di ossidazione e distruggendo quindi parte delle sostanze nutrienti, mentre l'estrattore lavora al massimo a 110 giri al minuto (i migliori fanno 40 giri al minuto) non ossidando le vitamine. Ecco perchè un succo centrifugato va bevuto entro una decina di minuti, mentre un succo estratto può anche essere conservato, chiuso in frigorifero, per un paio di giorni.


Un'altra differenza è che la resa con l'estrattore è superiore perchè estrae circa il 20/30% in più di succo rispetto alla centrifuga, infatti lo scarto di un estrattore è molto più asciutto rispetto a quello della centrifuga.



Un'ulteriore differenza, per me molto importante, è la facilità di pulizia di un estrattore rispetto ad una centrifuga. 
Noi usavamo poco la centrifuga anche perchè l'idea di doverla smontare quasi completamente per pulirne le varie parti era abbastanza seccante e bisognava farlo immediatamente dopo l'uso per evitare che fosse ancora più difficoltoso se fatto successivamente, mentre l'estrattore lo puliamo tranquillamente a fine giornata. 
Versiamo un po' d'acqua nell'estrattore subito dopo aver fatto un succo per sciacquare il meccanismo e poi lo lasciamo a disposizione per tutto il giorno così se ci viene voglia di altri succhi possiamo farli senza doverlo lavare ogni volta e i pezzi li smontiamo per la pulizia solo a fine giornata. Lo smontaggio ad ogni modo è molto più agevole di quello della centrifuga.


Con l'estrattore inoltre si può fare anche il latte vegetale (mandorle, riso, ecc) con notevole risparmio.

Se state valutando di acquistare un estrattore assicuratevi che le parti in plastica siano BPA free, ovvero senza bisfenolo che è nocivo per la salute.

Noi abbiamo comprato il modello HU700 della coreana Hurom, lavora a 40 giri al minuto, è BPA free, ha due filtri, uno a maglie larghe ed uno a maglie più strette per succhi più o meno densi e costa un po' più di 500 euro. 
E ne siamo molto soddisfatti!

Finora abbiamo sperimentato un po' di succhi, prevalentemente di frutta, come ad esempio:
- arancia, mela, kiwi, limone, carota e zenzero
- ananas e zenzero
- arancia, carota, sedano, limone
ma solitamente facciamo dei mix con tutto quello che abbiamo in casa e otteniamo sempre dei gustosissimi succhi vivi!
Non vedo l'ora che arrivino la frutta e la verdura estive per poter sperimentare il loro gustosissimo succo con tutti quei bellissimi colori :D

Per scegliere gli ingredienti da usare per il vostro succo potete tenere conto di queste indicazioni:

- il sedano è digestivo e aperitivo, depurativo e utile nei casi di insufficienza epatica; con un po' di carota o mela è ottimo per rigenerare i sali minerali durante le giornate estive;

- lo zenzero, aggiunto in piccole quantità, favorisce la digestione, contrasta nausea e vomito e aiuta nel mal di viaggio;

- l'uva è energetica, ricostituente per il sistema nervoso, rinfrescante, antinfiammatoria e diuretica;

- l'ananas è depurativo, diuretico e rinfrescante e contiene bromelina, enzima dalle proprietà antinfiammatorie utile per combattere l'artrite;

- il kiwi è ricco di potassio e vitamina C e agevola la funzionalità intestinale;

- le barbabietole contengono vitamine del gruppo B e C, ferro, potassio, calcio e fosforo; secondo alcuni studi prevengono il morbo di Alzheimer e certi tumori; sono ottime abbinate a cavoli, carote, indivia e scarola;

- le verdure a foglia verde e le crucifere, come spinaci, bietole, cavoli e broccoli hanno proprietà antitumorali, sono ricchissime di clorofilla, antiossidanti, ferro, zinco, vitamine C, K e B6 e sono alcalinizzanti;

- la melagrana contiene vitamine A, C e K ed è utile per la salute delle ossa, rafforza il sistema immunitario e previene le malattie vascolari. 

- i succhi verdi sono quelli più indicati per liberarsi delle tossine: per un succo detox si possono utilizzare 1 cetriolo, 2 gambi di sedano, 4 foglie di spinaci, 1 mela, 1 kiwi, 1/2 limone, un pezzetto di zenzero.

Ah, non dimenticate che gli scarti dei succhi, sia quelli della centrifuga che quelli dell'estrattore si possono utilizzare per fare torte dolci e salate, biscotti, polpette, frittate e moltissime altre delizie!
Come ad esempio questa torta di Daria o queste polpette di Veganblog o ancora questi dolcetti crudisti di Parole vegetali 

Infine, se volete un ricettario per i vostri succhi con degli ottimi abbinamenti di frutta e verdura vi consiglio questo:



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