Sono molto felice di tornare sul blog per scrivere la recensione di un carinissimo libro, che ho avuto occasione di leggere recentemente!
Si tratta di "Quel desiderio che sa di cielo", primo libro autopubblicato di Alessandra Loreti, scrittrice emergente e bravissima illustratrice.
Il libro è stato realizzato in collaborazione con Chiara Topo, che lo ha arricchito con le sue illustrazioni delicate e molto comunicative ... davvero molto belle!
"Quel desiderio che sa di cielo" è il diario di Cassandra,
una giovane donna alla ricerca di sè stessa.
Cassandra ha 25 anni, vive a Roma e per lavoro fa l'illustratrice di moda. Dopo un lungo fidanzamento viene lasciata da Andrea e così, in piena crisi, inizia un percorso di life coaching ed incomincia a tenere un diario per far chiarezza tra le sue emozioni ed intraprendere un cammino di crescita che la porterà a realizzare il suo sogno più grande.
Durante il graduale percorso di riscoperta di sè, Cassandra capisce, giorno dopo giorno, che per realizzare i suoi sogni e la "missione" della sua vita deve capire chi è veramente e cosa vuole davvero.
Riuscirà nella realizzazione di sè solo lasciando perdere le aspettative che gli altri hanno su di lei, imparando a dire di no agli altri per dire di sì a se stessa ed amandosi pienamente per ciò che è.
Credo che questo breve racconto, scritto sotto forma di diario, sia davvero una lettura piacevole in cui molte giovani donne, impegnate nella scoperta di sé, possano riconoscersi.
Intrappolate in una cultura che ci vuole quasi obbligatoriamente fidanzate o mogli di qualcuno a tutti i costi, anche se magari significa essere impegnate in una relazione insoddisfacente che, anzichè arricchirci, ci costringe a rinunciare ai nostri sogni, spesso noi stesse siamo così convinte di dover necessariamente stare in una coppia per non sentirci troppo sole, così costantemente impegnate a cercare la nostra "metà", che ci dimentichiamo di noi stesse e del fatto che anche da sole siamo già splendidamente "intere"!
Una lettura molto scorrevole ed allo stesso tempo stimolante, con riferimenti ad una visione più consapevole e creativa della vita, al vivere il "qui ed ora", a percorsi di crescita personale ed alla consapevolezza che il nostro futuro dobbiamo costruirlo ogni giorno con impegno e coraggio, seguendo le nostre passioni e trovando la forza di abbandonare le nostre zone di comfort per dedicarci alla realizzazione dei nostri sogni.
Ed ora ecco una breve intervista che ci aiuta a conoscere meglio Alessandra ed il suo libro ...
I tuoi disegni sono molto belli e comunicativi. Cosa ti ha portato a provare la scrittura come nuova forma di espressione? Ci racconti un po’ il tuo percorso artistico?
Ciao! Intanto grazie per gli apprezzamenti.
Scrivo e disegno da quando ero veramente molto piccola. Alle
elementari, con la maestra di italiano, creavo storie e racconti di
fantasia; mi divertivo molto. Ricordo anche che passavo più tempo
a disegnare le cornicette sui quaderni che a svolgere gli esercizi per casa. :D
Comunque il mio percorso professionale ha iniziato a prendere
forma al liceo; ho studiato grafica pubblicitaria e poi ho continuato la formazione all'Accademia di Arti e Nuove Tecnologie. Ho seguito un corso di illustrazione per due anni alla Scuola Internazionale di Comics e poi, sempre lì, ho frequentato un corso di scrittura creativa.
Quali sono i tuoi autori preferiti e qual è l’autore che ha stimolato in te la voglia di scrivere?
Sono diversi gli autori che apprezzo e stimo, ma Sergio Bambarén
è forse quello che sento più vicino alla mia visione di scrittura.
Amo il suo modo di mettere su carta i pensieri e le emozioni:
breve, diretto, senza giri di parole. Arriva al cuore con una
semplicità disarmante. Tra i miei riferimenti letterari ci sono anche
Coelho e Gibran. E poi sicuramente Fromm, Pirandello, Hesse.
Da dove viene la scelta di scrivere “Quel desiderio che sa di cielo” sotto forma di diario?
I motivi principali sono due: innanzitutto desideravo creare una
narrazione semplice e diretta che si focalizzasse soprattutto
sull'evoluzione emotiva del personaggio. In secondo luogo perché
sia io che Chiara volevamo che le illustrazioni fossero considerate
parte integrante della storia. In questo modo abbiamo potuto
sfruttarle non solo come elemento decorativo ma anche per
comunicare gli stati d'animo della protagonista, arrivando con le
immagini dove le parole di Cass non riuscivano a spingersi.
Le illustrazioni del tuo libro sono molto belle. Com’è nata la
collaborazione con Chiara Topo? E come mai non hai scelto di
illustrare il libro tu stessa?
Ho conosciuto Chiara alla Scuola Internazionale di Comics e sono
rimasta letteralmente rapita delle sue illustrazioni.
Nonostante all'epoca la conoscessi da pochissimo, ho sempre avuto
la sensazione che prima o poi avremmo lavorato insieme a qualche
progetto. E così è stato. Quando l'idea del libro ha iniziato a
delinearsi nella mente, l'ho subito coinvolta.
Avrei potuto illustrarlo da sola, ma so che non sarebbe stato lo
stesso. La sinergia che si è creata in quei mesi è stato un
grandissimo stimolo per entrambe. Inoltre Chiara è una delle mie
più care amiche e questo ha reso la collaborazione ancora più
stimolante e divertente.
Ci racconti qualcosa in più di Chiara?
Chiara è un'illustratrice. E non intendo solo professionalmente;
credo sia nata col foglio e con i colori in mano. :-)
È una di quelle persone fortunate che nascono con un dono e
hanno la possibilità di coltivarlo. Ha studiato al liceo artistico e poi frequentato con me il corso di illustrazione alla Scuola
Internazionale di Comics. Recentemente ha partecipato ad un
progetto organizzato dalla casa cinematografica Eagles e
attualmente collabora con diverse case editrici.
Quanto di te c’è in Cassandra, la protagonista del libro?
Direi tutto e niente. Cassandra ha la sua vita, la sua identità, i suoi
obiettivi. Eppure siamo accomunate dal desiderio di cambiamento, dalla curiosità, dalla voglia di sfidare i propri limiti e guardare oltre. Per poter dar voce alle sue emozioni ho dovuto prima far chiarezza con le mie e questo mi ha permesso di aumentare la consapevolezza, di crescere, proprio come cercherà di fare lei nel suo percorso :-)
Che rapporto hai con la città in cui vivi, Roma, considerata una
delle più belle città al mondo?
Verso Roma provo sentimenti contrastanti. La amo per la sua
bellezza senza tempo, perché trasuda storia e arte da ogni angolo.
La amo per il modo in cui la luce del tramonto illumina Castel
Sant'Angelo, per la naturale bellezza dei suoi spazi verdi.
Per il fascino dei vicoli di Trastevere e la vista mozzafiato che offre
il Gianicolo.
Eppure, come tutte le grandi città, è caotica e dispersiva.
Quindi spesso ho bisogno di spostarmi per riprendere fiato e
rilassarmi un po'. Magari al lago o in qualche località di montagna.
Nel biscotto della fortuna del ristorante giapponese Cassandra trova il bigliettino con la scritta NULLA ACCADE PER CASO... Puoi spiegarci meglio cosa pensi di coincidenze, sincronicità, destino e libero arbitrio? Gli eventi sincronici che accadono nella nostra vita rappresentano per te un messaggio, un segnale che ci indica la strada da percorrere?
Questa è una buona domanda ed ammetto che è difficile per me
spiegare il mio pensiero in proposito in poche righe di testo. Ma ci
provo. Gli eventi che accadono nella nostra vita possono significare tutto e niente. Possono avere un valore diverso a seconda di chi guarda. Per Cassandra la frase “Nulla accade per caso” assume un significato speciale perché è lei ad attribuirglielo. Nel suo modo di interpretare il mondo, l'incontro con Marco ha un significato che va oltre la semplice conoscenza tra due persone; diventa uno strumento di crescita, un mezzo per guardare il mondo da una nuova prospettiva. Si impegna così tanto a cercare di
comprenderlo, di conoscere la sua visione della vita, da non
rendersi conto che nel frattempo sta scoprendo parti inesplorate del proprio io. E questo la porta a nuovi livelli di consapevolezza.
Ma non sarebbe mai successo se lei non avesse creduto in qualcosa
che va oltre ciò che è razionalmente comprensibile, se Marco non
avesse deciso di conoscerla meglio, se non fossero accadute quelle
“coincidenze” che puntualmente li portano a ritrovarsi.
Non esiste una spiegazione razionale a quanto accade ai due
personaggi, accade e basta.
Se scegliamo di fidarci del nostro intuito, mettendo da parte la
ragione, possiamo attribuire un significato specifico a segnali e
coincidenze. Ma è chiaramente un atto di fede.
Ad esempio qualcuno leggendo queste parole potrebbe sentirle
risuonare dentro di sé ed attribuirgli un particolare valore, qualcun
altro invece potrebbe catalogarle come “cavolate new age” prive di senso. La magia, come la bellezza, è negli occhi di chi guarda.
La crescita personale di Cassandra è accompagnata da un percorso di coaching che la guida nell’ascolto di sé, nel vivere il presente, nello sviluppo di una buona autostima, nel lavoro sugli obiettivi … quanto è importante tutto ciò per la realizzazione dei propri sogni?
Il coaching è uno strumento di crescita molto potente. Ho potuto
parlarne nel libro perché io in primis ho seguito un percorso di
questo tipo e so quanto abbia significato per me.
È un mezzo che, se ben gestito, può aiutare a sviluppare una
buona autostima, imparare a riconoscere i propri punti di forza,
identificare e raggiungere obiettivi personali e professionali.
Ma è solo una delle tante strade che si possono percorrere per
avvicinarsi alla realizzazione dei propri sogni. Ciò di cui sono
convinta è che per ottenere grandi risultati sia necessario compiere
un grande lavoro su se stessi. Poi ciascuno è libero di scegliere la
strada che reputa più opportuna per il proprio percorso.
Stai scrivendo un nuovo libro?
No, almeno per ora, nessun nuovo libro. Ma sto comunque
continuando a sperimentare con la scrittura attraverso poesie e
racconti brevi.
Che consiglio daresti a chi ama scrivere e sogna di pubblicare
il suo primo libro?
Il primo suggerimento che darei è di chiedersi “Perché lo sto
facendo?”. Spesso si comincia a scrivere abbagliati dall'idea di un
successo facile e di soldi veloci (“Ce l'ha fatta quella di 50
sfumature, posso farlo anche io” - quante volte ho sentito questa
frase -), ma per andare avanti nel mondo dell'editoria ci vuole
molto molto di più. Prima di scrivere “Quel desiderio che sa di cielo” non immaginavo neanche quanto fosse difficile approcciare ad una realtà di questo tipo. Prendi tante tante porte in faccia, ti scontri con le critiche negative, con chi ti legge e storce il naso. Devi essere pronto ad affrontare successi e insuccessi, ad investire
tempo e soldi, soprattutto se, come nel mio caso, scegli di
autopubblicarti. Quindi il secondo suggerimento è “Armatevi di
tanta pazienza e se sentite che questa è la vostra strada continuate
a perseguirla.” C'è un bellissimo proverbio orientale che dice “Non arrenderti mai. Potresti farlo un'ora prima del miracolo” :-)
E poi, mi raccomando, leggete, leggete, leggete!
Qual è secondo te il libro che tutti dovrebbero leggere?
Lo dico senza rifletterci un secondo. “Il piccolo principe”. Credo che quel libro sia magia pura. Parla direttamente al cuore senza filtri.
Arriva a toccare le corde più profonde, accarezzando l'anima e
ricordandoci che la vita è qualcosa di molto più grande della routine quotidiana e del semplice trascorrere del tempo.
Il tuo libro si può acquistare sia in versione e-book che in
versione cartacea? E dove è possibile acquistarlo?
L'ebook è attualmente offline per via di una collaborazione che
inizierà tra pochissimo con una nuova piattaforma editoriale. Il
cartaceo invece si può richiedere direttamente dal mio sito,
contattandomi attraverso il relativo form a questo link
http://www.lafabbricadeisogniweb.it/wordpress/qdcsdccartaceo
Augurando ad Alessandra tutto il successo che merita, vi invito a visitare il suo sito, La Fabbrica dei Sogni e la sua pagina Facebook per scoprire i suoi bellissimi lavori......e ovviamente vi invito a leggere il suo libro! :D
Grazie per averci parlato di questo libro Serena, sembra veramente bello e ricco di spunti da meditare.
RispondiEliminaDa leggere!
Un abbraccio
Maria
Grazie a te Maria per essere passata di qui :-)
EliminaUn abbraccio anche a te!
Ciao Serena, una recensione davvero approndita di questo libro che sembra davvero appassionante. L'intervista all'autrice lo rende ancora più interessante. Grazie per avercelo proposto. Vado a curiosare il sito di Alessandra. Un abbraccio, buona domenica. Sabrina (sciccoserie)
RispondiEliminaCiao Sabry!
EliminaSul sito di Alessandra troverai bellissime illustrazioni, davvero delicate, ti piaceranno!
Un caro abbraccio
Interessante questo libro, e belle anche le illustrazioni.
RispondiEliminaTi avrei nominato per il Liebster Award, se hai voglia di partecipare passa sul mio blog per le regole.
Buona domenica Serena!
Marina
Grazie mille Marina per la nomina! Passo a leggere...
EliminaBuon weekend :-)
Che bella recensione! E che magnifiche illustrazioni!!! Bello tornare a leggerti, cara Seere... Baci
RispondiEliminaCiao Vale!!!
EliminaChe piacere la tua visita :-)
Passo presto a trovarti e intanto ti mando un forte abbraccio :k
Buongiorno, nuova follower, complimenti per il blog e i post, qui la mia ultima recensione appena pubblicata: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/11/una-grande-famiglia-serie-tv-recensione.html
RispondiEliminati aspetto da me come lettore fisso (trovi il blog anche su instagram come: ioamoilibrieleserietv)
grazie
Ciao Benedetta, benvenuta!
EliminaGrazie per i complimenti :-)
A presto